lunedì 6 novembre 2017

Le resine artificiali nella letteratura narrativa (1)





George Perec, La vita istruzioni per l'uso, cap. 7, Camere di servizio, 2 Molleret

"Morellet aveva una camera sotto i tetti, all'ottavo. Sulla sua porta si vedeva ancora, dipinto in verde, il numero 17.   Dopo avere esercitato svariati mestieri di cui si divertiva a snocciolare la lista a ritmo sempre più accelerato, operaio montatore [...]. Quando tornò dai suoi viaggi, nel dicembre del millenovecentocinquantaquattro, Bartlebooth cercò un procedimento che gli permettesse, una volta ricomposti i puzzle, di ricuperare le marine iniziali; per far questo bisognava innanzitutto riappiccicare i pezzi di legno, trovare il modo di cancellare tutte le tracce dei colpi di sega e ridare alla carta la grana originale. Separando in seguito con una lama le due parti incollate, si sarebbe ritrovato l'acquerello intatto, tale e quale Bartlebooth lo aveva dipinto vent'anni prima. Il problema era difficile poiché, pur esistendo sul mercato fin da quell'epoca parecchie resine e sostanze sintetiche usate dai negozianti di giocattoli per esporre in vetrina dei puzzle modello, la traccia delle spezzature continuava a essere sempre troppo visibile"



George Perec, La vita istruzioni per l'uso, cap. 62, Altamont, 3
"[...]Due anni fa, subito dopo la prima grande crisi del petrolio, la BISREM decise di finanziare delle ricerche sulle energie di sintesi "partendo da grafiti, antraciti, carboni fossili, ligniti, torbe, bitumi, resine e sali organici": i suoi investimenti sono già un centinaio di volte superiori a quel che le sarebbe costata l'assunzione di Wehsal con relative tecniche. A più riprese, Altamont ha cercato di rintracciare il chimico. E infine è venuto a sapere ch'era stato arrestato nel novembre del 1973, pochi giorni dopo la riunione dell'OPEC nel Kuweit dove si decise la riduzione del greggio a quasi tutti i Paesi consumatori di almeno un quarto. Accusato di aver tentato di vendere segreti "d'importanza strategica" a una potenza straniera - in questo caso, la Rhodesia - Wehsal si era impiccato nella sua cella"


George Perec, La vita istruzioni per l'uso, cap. 78, Per le scale, 10

"[...] Carel Van Loorens fu una delle menti più fertili del suo tempo.[...]Il risultato di questa versatilità sistematica fu che Carel Van Loorens si pose parecchi problemi 
interessanti, abbozzò varie soluzioni iniziali che non mancavano d'eleganza né a volte anche di genio, ma trascurò quasi sempre di redigere i risultati in modo abbastanza comprensibile. Quando morì infatti si ritrovarono nel suo studio annotazioni per la maggior parte indecifrabili riguardanti indifferentemente l'archeologia, l'egittologia, la tipografia (progetto di alfabeto universale), la linguistica (lettera a de Humboldt sulla parlata degli Uarseni: probabilmente solo una malacopia; Humboldt comunque non ne parla mai), la medicina, la politica (proposta di governo democratico che tenga conto non solo della divisione dei tre poteri legislativo, esecutivo e giudiziario, ma anche, con un'anticipazione inquietante, di un quarto che chiama pubblicitario (da pubblicista, giornalista), 115 e cioè l'informazione, l'algebra numerica (nota sul problema di Goldbach, che propone che qualsiasi numero n sia la somma di X numeri primi), la fisiologia (ipotesi sul sonno invernale delle marmotte, sul corpo pneumatico degli uccelli, sull'apnea volontaria degli ippopotami, eccetera), l'ottica, la fisica, la chimica (critica delle teorie di Lavoisier sugli acidi, abbozzo di una classificazione dei corpi semplici), oltre a svariati progetti d'invenzioni cui quasi sempre non sarebbe mancato poi molto per essere assolutamente a punto: un celerifero a ruota orientabile, simile alla draisina (antenata della bicicletta) ma con vent'anni di anticipo; una stoffa battezzata pellette, specie di cuoio artificiale fatto di un'armatura di tela forte spalmata con un miscuglio di sughero in polvere, olio di lino, colle e resine; o una "fucina solare" costituita da un complesso di piastre metalliche lucide come specchi convergenti in un fuoco topico"


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